Tutte le news La distribuzione intermedia chiede misure per tutelare la sostenibilità delle imprese In primo piano - Parla Alessandro Morra, presidente dell’Associazione distributori farmaceutici (Adf) La pandemia ha evidenziato il ruolo essenziale dei grossisti per garantire la salute dei cittadini. Ma le imprese si muovono in un contesto difficile, distribuendo “in perdita” i farmaci rimborsati dal Ssn e fronteggiando altre criticita? legate alla congiuntura economica e all’evoluzione del mercato. Abbiamo interpellato Alessandro Morra, presidente dell’Associazione distributori farmaceutici (Adf). Sono passati quasi due anni dall’inizio della pandemia Covid-19. Il ruolo dei distributori dei farmaci e? stato fondamentale? Il nostro ruolo e? stato non solo fondamentale ma indispensabile. Infatti, grazie alla tempestivita? e capillarita? dei nostri servizi, abbiamo continuato, seppur in un contesto complesso come quello pandemico, a garantire le consegne in farmacia non solo dei farmaci e dei dispositivi medici ma anche dei vaccini anti-Covid contribuendo cosi? a velocizzare la campagna vaccinale. Il nostro ruolo, sancito e riconosciuto anche nell’ordinanza ministeriale del maggio 2021, e? vissuto dai cittadini come irrinunciabile. Lo dimostrano i risultati della ricerca Censis, commissionata da Adf in partnership con Federfarma Servizi, dalla quale emerge come per nove cittadini su dieci avere in poche ora la disponibilita? dei farmaci richiesti rappresenti un plus imprescindibile per la garanzia di salute. Quali sono le criticita? per le imprese che distribuiscono i farmaci rimborsati dal Ssn? La nostra piu? grande difficolta? risale al 2010 quando un intervento normativo pensato come “temporaneo” ha introdotto un drastico taglio al margine dei grossisti portandolo dal 6,65% al 3% sui farmaci di classe A. Da allora perdiamo in media 26 centesimi su ogni confezione dei farmaci rimborsabili che viene distribuita. In pratica, lavoriamo in sotto costo. Questa situazione rischia di disarticolare la catena distributiva farmaceutica che finora ha assicurato servizi essenziali in maniera eccellente. Altri segnali preoccupanti arrivano dall’attuale congiuntura economica? A questo si aggiunga la concorrenza dei grandi gruppi di commercio online oltre ai rischi legati al consolidamento delle tensioni inflazionistiche che, insieme all’aumento del costo dei fattori produttivi quali energia e carburante, contribuiscono a delineare uno scenario di incertezza per le nostre imprese. Non ultimo, dobbiamo per cosi? dire “fare i conti” anche con i nuovi comportamenti di spesa dei cittadini, sempre piu? propensi all’acquisto online. Tutte variabili che incidono su un settore gia? in sofferenza che, finora, e? riuscito a far fronte a queste criticita? grazie ai ricavi derivanti dal mercato commerciale ovvero agli Otc e al parafarmaco. Nel Ddl Concorrenza s’ipotizza una misura che eliminerebbe l’obbligo in capo ai distributori di detenere almeno il 90% dei medicinali rimborsati dal Ssn. Cosa ne pensa? Pur condividendo la “ratio” del Ddl di ridurre rigidita? operative che impediscono forme piu? efficienti e flessibili di organizzazione imprenditoriale della Alessandro Morra distribuzione farmaceutica, abbiamo alcune perplessita?. In sintesi, abolendo la percentuale dei farmaci di classe A che i distributori devono detenere, la proposta rende vaga la quantificazione dei medicinali ed incerta la loro verifica, premessa a possibili contenziosi e ricorsi. Confidiamo nel ruolo che Aifa sara? chiamata a svolgere per dare concretezza ai parametri richiamati nella proposta. La legge di Bilancio sarebbe l’occasione giusta per dare risposte al vostro comparto. Cosa chiedete alle istituzioni? Sulla questione, richiamo un ordine del giorno della Camera del luglio 2021 che impegna il Governo a prevedere nella legge di bilancio una modifica della quota di spettanza sui farmaci di classe A per i distributori nonche? ad introdurre strumenti compensativi quali un credito di imposta. Chiediamo che le istituzioni diano ora un seguito concreto all’impegno assunto attraverso la disposizione di misure che ci consentano di recuperare la perdita che subiamo nella distribuzione dei farmaci a rimborso: l’occasione della legge di Bilancio non puo? andare perduta.